Ferdinando Scarano, Medicina Interna/Malattie Infettive ed Epatologia Ospedale San Leonardo/Gragnano: “Paziente cirrotico e immunodepressione, il pericolo delle infezioni”

Il paziente cirrotico è considerato immunodepresso e può andare incontro a vari tipi di infezioni che devono essere diagnosticate tempestivamente e curate nel più breve tempo possibile per ridurre al minimo i tempi di degenza. Le cause dell’immunodepressione sono in parte note ed in parte sconosciute. Sono legate anche alla gravità della malattia: più la cirrosi è avanzata, più è frequente che il paziente vada incontro ad infezioni.

L’infezione più frequente è la peritonite batterica spontanea. Oggi la si tratta prevalentemente a domicilio e solo in alcuni casi è prevista l’ospedalizzazione soprattutto per i pazienti che richiedono terapie antibiotiche particolari. Gli antibiotici devono essere infusi in vena come la piperacillina tazobactam ad alti dosaggi per almeno tre volte al giorno. Poi ci sono i nuovi tipi di antibiotici come le cefalosporine, e dunque il ceftolozano/tazobactam che protegge anche dall’infezione da pseudomonas aeruginosa; e le ceftazidime avibactam. Si tratta di un tipo di terapia da effettuare per i pazienti più gravi per i quali sono falliti i precedenti trattamenti antibiotici. Per questi soggetti è importante anche la prevenzione da effettuare con antibiotici, ma in diversi casi abbiamo registrato una antibiotico-resistenza.

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