Fabio Minicucci: “Cardiopatia ischemica, la vera novità è la passivizzazione della placca”


Fabio Minicucci – Direttore Cardiologia ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia

Ho avuto il pregio di collaborare per oltre dieci anni con il professore Ciro Mauro all’ospedale Cardarelli ed è un vero piacere essere qui al congresso che presiede. Nell’ambito della manifestazione abbiamo assistito ad una interessantissima relazione del professor Francesco Prati sul futuro della cardiopatia ischemica, ovvero sulla stabilizzazione della placca coronarica.

La vera novità che scaturisce da questo congresso è la passivizzazione della placca “non colpevole” dell’infarto miocardico durante il trattamento di una lesione “culprit”, ovvero colpevole dell’evento. Esiste questa nuova categoria di farmaci, per i quali abbiamo la prescrivibilità, ovvero gli anticorpi anti-Pcsk9. 

Come ha mostrato il professor Prati, sia l’alirocumab sia l’evolocumab permettono di ispessire la placca coronarica passivizzandola e rendendola meno aggressiva rispetto a quella non trattata con anti-Pcsk9. Parliamo di una scoperta epocale della Cardiologia moderna: questo ci permette infatti di avere un trattamento che passiva la placca e riduce al minimo il rischio residuo di cardiopatia ischemica. 

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