Francesco Bovenzi: “Covid, grande attenzione al legame tra infezione e cardiopatie”


Francesco Bovenzi – Direttore della Cardiologia ed emodinamica dell’ospedale “San Luca”, Lucca

Il Covid-19 ha messo in ginocchio i sistemi sanitari più evoluti al mondo. La risposta della comunità scientifica è stata rapida con la messa in circolo di vaccini efficaci che hanno cambiato completamente la storia naturale della pandemia che aveva generato nell’uomo timori come non mai. 

Ci siamo sentiti soli con la paura costante di morire: anni tremendi da cui veniamo fuori grazie proprio alle vaccinazioni. 

Il coronavirus non ha interessato il solo sistema respiratorio, ma anche altri organi ed apparati: tra di essi soprattutto il cuore. Il legame tra infezione da Covid-19 e cardiopatie è una evenienza forte che ci pone nella condizione di dover stratificare il rischio di tutti i pazienti che si ricoverano in ospedale. 

Come cardiologi siamo sensibili ed attenti a tutte le problematiche connesse allo stato infiammatorio sistemico che la malattia determina ed a quello che può essere il nostro intervento. 

Osserviamo quindi pazienti che sviluppano infezioni al muscolo cardiaco con miocarditi che rappresentano serie complicanze o situazioni ancor più gravi come l’infarto acuto o lo sconvolgimento del circolo polmonare. Queste conoscenze ci hanno portato ad intervenire con farmaci adeguati per migliorare la prognosi dei pazienti.

Con il vaccino la nostra vita è cambiata, consentendoci una convivenza sociale, economica e sanitaria. Nel frattempo noi cardiologi siamo sensibili ed attenti a tutte le infezioni Covid, la situazione è migliorata ed i vaccini hanno migliorato la nostra storia. Il futuro lo guardiamo con maggiore speranza. In sanità, come nella vita, solo lavorando uniti se ne viene fuori. 

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